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TV Lumière - "Addio! Amore Mio" (Acid Cobra Records/Venus/CD1D, 2011), da www.osservatoriesterni.it - 01.07.2011 - recensione 7/10

Sono fuori dal tempo, i Tv Lumière. Non nel senso che non sono al passo coi tempi, ma che vivono in un tempo tutto loro, dilatato e stretto in qualche oscuro labirinto. “Addio! Amore Mio”, terzo disco della band umbra e il secondo prodotto dal deus ex machina degli Ulan Bator Amaury Cambuzat, è un ritorno in grande stile. Canzoni notturne, a volte rumorose a volte sospese, in bilico tra rock d’autore e trame di chitarre post rock, con sprazzi di folk oscuro e lunghi finali strumentali. Non è un caso che a metterci le mani sia stato proprio Cambuzat, lui che con questi elementi ci ha costruito un piccolo impero. Un avvertimento: “Addio! Amore Mio” è un disco pesante, per niente estivo. Ma non credo sia un problema. Avete sbagliato schermo se cercate un qualcosa di frou frou da abbinare agli infradito e agli spritz in riva al mare. Dieci motivi per ascoltarlo:
- Perché le corde toccate dalle dieci canzoni di “Addio! Amore Mio” sono le stesse toccate da Swans, Piano Magic, Black Heart Procession, Mogwai, Arab Strap, gli stessi Ulan Bator, a volte i Bad Seeds di Nick Cave, con le giuste proporzioni ma con ottimi margini di crescita.
- Perché, se è vero che si tratta di un immaginario malato e maledetto già ampiamente sventrato, è vero anche che di fascino da vendere ne ha ancora a vagonate.
- Perché trovare sullo stesso disco echi dei Mogwai di “Rock Action” come le atmosfere fumose del Nick Cave da circo berlinese non capita poi tanto spesso. Perché, a proposito di Nick Cave, “Da Quando Mi Hai Abbandonato” è la cosa più vicina al Nick Cave di "Your Funeral… My Trial” dal Nick Cave di "Your Funeral… My Trial”.
- Perché nonostante la predisposizione all’abbandono, non mancano momenti sgambettanti e più vicini al folk. Provate “De Rosario” per credere.
- Perché a disco apparentemente finito, se aspettate dieci minuti, verrà a farvi visita una ghost track tutta lamenti, fischi, chitarra acustica e il profumo di un eco lontano.
- Perché abbiamo tutti una parte nascosta e in penombra, e lasciarla sfogare è salutare.
- Perché è musica che culla e mette i brividi. Anche di inquietudine.
- Perché, assieme ai siciliani Marlowe (anche se un po’ meno), quella dei TV Lumière è una delle proposte di rock d’autore in italiano al momento più interessanti.
- Perché il frou frou, gli infradito e gli spritz in riva al mare hanno rotto le palle.

Zellux